Questo spazio è dedicato ad alcune esperienze cliniche che permettono di capire cosa si può fare in quei casi in cui l’aspetto conservativo assume una importanza particolare.
Caso 1:
fistola oronasale con perdita di osso incisivo e mascellare in un bassotto di 11 anni .
Il soggetto presentava una perdita di muco dalla narice di destra e una mobilità del canino mascellare e dell’incisivo superiore di destra.
La terapia scelta è stata di tipo conservativo(senza estrazione del canino citato) ed è consistita nel courettage a cielo aperto delle lesioni parodontali e dell’osso con successiva apposizione di uno speciale biomateriale osteoinduttivo.
Il controllo radiografico è stato effettuato solo dopo 2 anni, l’esito è stato una soddisfacente rigerazione dell’osso perduto con chiusura della fistola oronasale e canino ancora in sede e più stabile,
il soggetto non presenta più i disturbi nasali di un tempo.
Caso 1-pre-op
prima dell’intervento: è evidente la perdita di osso a ridosso delle cavità nasali omolaterali ,
il passaggio del cibo e di placca nel naso causava una rinite cronica a destra.
Caso 1- follow up
a 2 anni dall’intervento si riscontrava la formazione di nuovo osso là dove si era provveduto alla rigenerazione dello stesso .
La fistola oronasale era guarita.
Caso 2 . pre-op
Questo soggeto ha un difetto gengivale e perdita di osso a seguito di un’evento traumatico
Caso 2.intra-op
Viene elevato un lembo muco periostale ed apposto il materiale per la rigenerazione dell’osso(osteoconduttivo)
Caso 2. post-op
Il soggetto alla fine dell’intervento dopo la ricostruzione dei tessuti.
Il dolore post operatorio è lieve per via dell’utilizzo dell’anestesia loco-regionale utilizzata in combinazione con quella generale gassosa.