I tumori odontogenici del cavo orale sono abbastanza frequenti nella pratica clinica del cane del gatto,essi derivano da alcune componenti cellulari della struttura del dente nella sua fase embrionale. Vengono divisi a seconda della componente tissutale di origine della lesione o di una combinazione di tessuti (epiteliali,mesemchimali e misti).
Generalmente questi lesioni hanno caratteristiche di invasività ovvero aggrediscono localmente i tessuti ma poi determinano una buona prognosi a seguito di intervento chirurgico radicale eseguito prima della eventuale diffusione della lesione nei vasi sanguigni e nei linfonodi limitrofi alla stessa.
Tra queste lesioni ce ne sono alcune con caratteristiche benigne , ovvero con un comportamento biologico meno aggressivo respetto ad altre descritte precedentemente, anche in questi caso l’intervento chirurgico rappresenta la terapia elettiva.
Qui di seguito vengono riportati alcuni esempi di tumori odontogenici dalla diagnosi al trattamento:
Caso 1-Spitz di 6 anni con massa gengivale.
In questo soggetto era comparsa da circa 2 mesi una massa a ridosso della mandibola rostrale che si ingrandiva abbastanza rapidamente.
Caso 1-Immagine rx. L’immagine radiografica ottenuta con pellicola intraorale ad alta fefinizione mostra il coivolgimento osseo della lesione.
Caso 1: il soggetto dopo il trattamento
Nella fase di stadiazione fu eseguita una biopsia incisionale della lesione e che dette come esito una diagnosi preliminare di ameloblastoma maligno con coinvolgimento dell’intera mandibola rostrale.
Il trattamento chirurgico eseguito è consistito in una mandibulectomia rostrale con un ottimo risultato funzionale ed estetico.
L’esame “en-bloc” della lesione escissa ha rivelato margini chirurgici sani e l’esame dei linfonodi regionali è risultato negativo,il soggetto ha mostrato una guarigione clinica.
Nella classificazione TMN per i tumori orali la lesione è risultata essere: T=2,M=0,N=0.
Caso 2 :y.s.terrier di 5 anni con una lesione a ridosso della gengiva.
Questo soggetto fu sottoposto a terapia parodontale e per caso durante il trattamento il veterinario di fiducia si accorse di un rigonfiamento della gengiva a ridosso dei premolari e molari mandibolari.
Caso 2: rx della lesione.
La fase di stadiazione rivelò la presenza di un tumore odontogenico malignio di natura epiteliale producente amiloide.I linfonodi limitrofi risultarono reattivi.
Caso 2: immagine intraoperatoria
Considerata la natura maligna della lesione è stato necessario effettuare un intervento segmentale piuttosto ampio con l’apposizione di materiale osteoinduttivo misto a osso corticospongioso autologo prelevato dall’osso iliaco.
I linfonodi regionali non sono stati escissi.
Caso 2 :il soggetto la sera dell’intervento.
Nonostante l’intervento il cane sembra piuttosto a suo agio, l’utilizzo dell’anestesia locoregionale associata a quella generale inalatoria,garantisce un confortevole risveglio dell’animale ed un miglior controllo del dolore post-operatorio.Anche in questo caso il soggetto trattato ha presentato una guarigione clinica anche a distanza di tempo.
Caso 3 : fibroma odontogenico periferico nella forma ossificante
In questa radiografia intraorale si evidenzia la ossificazione della massa gengivale periferica. In questo caso , a differenza delle forme peduncolate non ossificanti è necessario intervenire in maniera aggressiva sulla lesione per evitare che essa si sviluppi in maniera incontrollata e abnorme mettendo in pericolo la sopravvivenza del cane.
Questa rx è stata acquisita dopo l’intervento chirurgico . Come si vede il canino è stato estratto e l’osso alveolare courettato in profondità.
Caso 4:
Il soggetto nell’immagine ha sviluppato un fibroma enorme ormai inoperabile , a partire da un forma di fibroma ossificante. Seppure queste lesioni tumorali non metastatizzano possono avere un grande aggressività locale accrescendosi in modo incontrollato.